Si avvicina finalmente il giorno in cui potrai andare a fare rafting, bivaccare alla sagra del carciofo o fare una passeggiata a lago. Ma incombe anche il momento in cui dovrai andare al supermercato (e non per la tua festa a sorpresa, bensì per fare la spesa settimanale). Se la prospettiva di passare due ore tra il Brioschi e le mele cotogne non ti rende fremente, allora temporeggia ancora un po’ e dedica qualche minuto alle news dal web di questa settimana. Ce ne sono delle belle!
Cominciamo dalla notizia che sta tenendo banco da qualche giorno: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, avvalendosi dell’ausilio del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha condannato Apple e Samsung a multe rispettivamente di dieci e cinque milioni di euro. Il motivo è l’obsolescenza programmata, una pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori. Gli aggiornamenti ai software degli smartphone provocavano infatti malfunzionamenti, riducendo le prestazioni dei dispositivi e inducendo gli utenti a cambiarli più spesso.
Da maggio 2016, Samsung aveva consigliato ai consumatori che avevano acquistato un Note 4 di installare Marshmallow, il nuovo firmware di Android predisposto per il nuovo smartphone Note 7. La compagnia aveva però omesso di comunicare i gravi malfunzionamenti causati da tali installazioni e richiedeva, per le riparazioni conseguenti e fuori garanzia, elevati costi di riparazione. Apple non aveva invece predisposto alcuna procedura di assistenza per gli iPhone affetti dai problemi di funzionamento provocati dagli aggiornamenti e non coperti da garanzia legale. Solo nel dicembre 2017 l’azienda ha previsto la possibilità di sostituire le batterie con uno sconto. In più, la Apple è stata condannata per non aver fornito informazioni adeguate circa la durata e il deterioramento delle batterie al litio.
A chiudere in bellezza, il Codacons vuole presentare un esposto a ben 104 Procure della Repubblica in tutta Italia, sia per possibili truffa e aggiotaggio che per eventuali reati in fatto di comunicazioni telematiche.
Ma la Apple resta sul palcoscenico anche perché, sempre in questi giorni, ha annunciato di voler lanciare un servizio TV in streaming con contenuti sia gratuiti che a pagamento. L’esordio è previsto per il 2019 e non si sa ancora attraverso quale canale Apple divulgherà i contenuti che potrebbero variare da paese a paese, ma si sa per certo che si tratterà di un servizio su scala mondiale. Dagli Stati Uniti nella primavera 2019 raggiungerà altre 100 nazioni entro lo stesso anno. La piattaforma offrirà programmi originali, ma anche accesso ad altri servizi grazie a pacchetti di abbonamenti. La domanda che ci facciamo tutti è: Apple sarà in grado di contrastare i colossi del mercato della streaming TV? Troppo presto per dirlo, vediamo innanzitutto in cosa consisterà concretamente questa piattaforma.
La prima: più che di novità, si tratta di conferma. La multa inflitta dall'Information Commissioner's Office (Ico) dell’Authority britannica preannunciata a luglio, in conseguenza dello scandalo Cambridge Analytica, è stata ufficializzata. La penale non supera le 500.000 sterline, il limite previsto dalla legge in vigore nel Regno Unito prima dell’introduzione del GDPR nel maggio scorso.
Cosa era successo? Tra il 2007 e il 2014 Facebook aveva fornito alla famosa agenzia di comunicazione Cambridge Analytica l’accesso ai dati personali “senza il chiaro consenso degli utenti”.
Messenger cambia aspetto semplificando la vita degli utenti che possono individuare più facilmente le funzioni più usate. Le tab, cioè le sezioni principali, si ridurranno a chat, persone e scopri. Quest’ultima sezione racchiuderà tutti i giochi, offerte, bot con le aziende e news. Inoltre potremo personalizzare le conversazioni con i nostri colori preferiti e con sfumature.
Su Facebook, invece, adesivi musicali saranno messi a disposizione per arricchire le nostre foto e i video nelle Stories, con la possibilità di trasferirlo anche nel News Feed (cioè sulla bacheca).
Ma potrete stupire ancora di più i vostri amici con la funzione Foto 3D che renderà i vostri scatti più divertenti e realistici. Questa è già disponibile su tutti i dispositivi iOS, in particolare iPhone 7 Plus, 8 Plus, iPhone X, iPhone XS, XS Max e iPhone XR. Bisogna usare come base uno scatto realizzato in modalità Ritratto. Se rientrate in uno dei fortunati casi, ma non è disponibile la modalità Foto 3D, cercate la pagina ufficiale Facebook 360: lasciate un mi piace, chiudete l'app e riavviarla. Le fotografie saranno visibili utilizzando il browser di Oculus, Oculus Go o Firefox per Oculus Rift.
Un’ultima novità Facebook, ma non in ordine di importanza è il Facebook Attrbution. È stato infatti aggiunto all'interno del business manager un nuovo tool che potrebbe risolvere molti problemi ai marketers che potranno valutare ancor meglio i risultati dei canali e delle strategie di comunicazione. Cosa succede oggi? Si tende a considerare sempre un modello di attribuzione “last click” che ci fa valutare l'ultimo canale che ha portato alla conversione come quello di successo, o più performante rispetto ad una specifica attività di web marketing. Però, in realtà, da quando l'utente viene "agganciato" dal brand, effettua l'acquisto e alla fine si converte, i canali impiegati sono molteplici e ognuno ha un peso diverso contribuendo, più o meno, alle azioni dell'utente durante il customer journey. Come si può fare allora per dare il giusto peso ai diversi canali e dispositivi che hanno composto il suo processo di acquisto? Qui entra in gioco proprio Facebook Attribution. Si tratta di una funzione gratuita, disponibile nel Business Manager, che consente di comprendere l'effettivo impatto di Facebook Ads e di tutte le altre piattaforme di advertising utilizzate in un funnel di conversione (come pagine Facebook, Google Ads, app, pagine web in cui è stato installato il pixel, ecc.). L'elaborazione dei dati da parte di Facebook Attribution non è retroattiva: inizia dal momento in cui viene fatto il setup. Conviene quindi attivarlo il prima possibile!
È stata diffusa una nuova versione del motore di ricerca per tutti i sistemi operativi desktop supportati (Windows, macOS, Linux) e Android che assicura prestazioni migliori. Su macOS dovrebbe aumentare la reattività passando da una scheda all'altra, ma in generale il browser mostrerà una finestra di conferma quando l'utente cerca di chiudere più schede dal menu principale. Negli USA la home page presenta collegamenti diretti a Google e Amazon.
Da lunedì 29 ottobre, TIM avvierà un nuovo canale di assistenza digitale integrato con l’Assistente Google. Attraverso il comando vocale Ok Google, parla con Tim sarà possibile godere dei nuovi servizi di assistenza, ma anche di controllo del proprio profilo. La TIM è il primo operatore telefonico italiano a sviluppare un servizio di caring digitale per Google.
Per rimanere in casa Zuckerberg, gli sviluppatori di WhatsApp stanno lavorando freneticamente per arricchire di funzionalità la versione iOS. In fase di progettazione è ad esempio la funzionalità di supporto al Touch e al Face ID. I due sistemi di autenticazione degli iPhone potranno essere utilizzati anche per accedere all’app di messaggistica. Seppur in fase di test, nelle ultime release dell'app è possibile iniziare a conoscere queste impostazioni. La sezione Privacy di iOS riporta infatti le nuove sotto-sezioni “Richiedi Touch ID” e “Richiedi Face ID” che, se attivate, comporteranno la richiesta ad ogni apertura di WhatsApp del riconoscimento dell'impronta o del volto. Se il riconoscimento non funzionerà per più volte, l'app chiederà di inserire il codice numerico. L’aggiunta del Face ID e del Touch ID non richiederà da parte dell’app il rilascio di dati personali: sarà direttamente il sistema operativo a gestire le due funzioni. Ancora non si sa quando queste funzionalità verranno aggiunte stabilmente a Whatsapp.
Intanto WhatsApp ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Android (beta) e iOS. Le novità sono uguali; ad esempio gli stickers, già presente sulle principali app di messaggistica concorrenti. WABetaInfo informa che attualmente sono presenti 12 pacchetti di adesivi – simili a quelli presenti su Facebook Messenger. Per utilizzare gli adesivi nelle nostre conversazioni, basterà cliccare sulla nuova icona sulla tastiera, accanto al tab delle GIF. La distribuzione degli adesivi avverrà in maniera graduale e attraverso un'attivazione server decisa direttamente da WhatsApp. Su iOS l’aggiornamento sarà più lento. Unavolta che gli adesivi saranno abilitati sullo smartphone, potremo sfruttarli anche nella versione Web di WhatsApp.
Il report sul terzo trimestre dell'anno presentato da twitter dimostra un incremento del 29% delle entrate su base annua (pari a 758 milioni di dollari), dovute alle inserzioni pubblicitarie (650 milioni di dollari). D'altro lato, però, gli utenti mensili hanno registrato un calo non indifferente: da 335 milioni del precedente trimestre 2018 agli attuali 326 milioni (67 negli Stati Uniti).
Queste tutte le web news di questi giorni. Se vi siete persi gli aggiornamenti web della settimana scorsa, o le ultime news social quella ancora prima, provvedete subito a fare l’aggiornamento e poi continuate a seguire il nostro blog!
Da Key Associati è tutto, ora potrete rilassarvi tra un aperitivo e una passeggiata domenicale (ma non prima di aver fatto la spesa settimanale!!!)
© 2017 - Tutti i diritti riservati - P.I. 07558921008