AdStage ha da pochi giorni pubblicato il proprio report sui dati dell’ultimo quadrimestre 2018 in merito agli annunci sponsorizzati su Google, Facebook e LinkedIn. In particolare ha svolto un’analisi di benchmark per definire le variazioni nei costi delle inserzioni a pagamento.
Ma prima di cominciare ad analizzare le singole piattaforme online, facciamo un po’ di chiarezza sul lessico specifico.
Chiariti questi punti, possiamo procedere ad analizzare i dati di AdStage.
Nell’ultimo quadrimestre del 2018 Google ha apportato importanti cambiamenti nella visualizzazione di campagne, mentre le analisi, basate su 3.4 miliardi di visualizzazioni e più di 40 milioni di click, hanno rivelato come costi e click siano rimasti costanti.
Negli ultimi mesi del 2018 AdStage ha analizzato più di 1,25 miliardi di visualizzazioni e più di 31 milioni di click attraverso Google Search.
La media del costo dei CPC è di $ 1,33; è calata di 70 centesimi rispetto al quadrimestre precedente, toccando il valore più basso del 2018 ma mantenendosi 42 centesimi più in alto rispetto allo stesso periodo del 2017.
I calcoli dimostrano inoltre che il CPM medio, $35,09, è calato di $ 33 dal precedente quadrimestre e il valore si mantiene più basso rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, quando corrispondeva a $78.69.
Lo studio ha poi attestato il CTR medio al 2,79%: un calo dello 0,6%. Nel 2017 era del 5,6% più alto.
Parlando invece di Google Display Network, i dati sono abbastanza immutati.
Il CPC medio, $0,56, è aumentato di 5 centesimi nel corso dell’anno, ma il risultato è anche di 5 centesimi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il CPM è salito di 13 centesimi arrivando a $2,28, ma complessivamente è 38 centesimi più economico del 2017. Il CTR dell’ultimo quadrimestre 2018 è attestato a 0,41%: 0,4% in più rispetto al quadrimestre precedente e sostanzialmente stabile rispetto all’anno prima.
Facebook è sempre sulla cresta dell’onda, soprattutto quando si parla di data collection e privacy. Nell’ultimo quadrimestre del 2018, anche in merito ad alcune nuove funzionalità, gli analisti predicono che le revenue di Facebook aumenteranno di altre due cifre.
AdStage ha analizzato più di 4,8 miliardi di visualizzazioni e più di 70 milioni di click tra i New Feed di Facebook, Messanger e l’Audience Network.
In riferimento ai New Feed di Facebook le osservazioni sono state le seguenti. Innanzitutto i CPC hanno chiuso il 2018 con il prezzo più alto: $ 0,75, seppur aumentando di soli 2 centesimi.
Il CPM medio, $ 8,35, è salito di 15 centesimi rispetto al quadrimestre immediatamente prima, scendendo invece del ben 34.8% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Il CTR resta sostanzialmente invariato dal terzo trimestre del 2018: 1,46%, ma è sceso del 2,4% rispetto al 2017.
L’indice CPC di Facebook Messenger è sceso di 29 centesimi dal quadrimestre precedente, arrivando a $0,61. Rispetto all’anno prima è sceso del 30%. Il CPM medio, $ 3,97, è calato di $1.58 dai mesi precedenti. È sostanziale il calo rispetto al 2017: $4.53. Il valore CTR è invece decisamente in discesa rispetto all’anno scorso: è calato del 32.3%, arrivando al 0,67%.
Nell’analisi di LinkedIn, AdStage si è basato sulla raccolta di più di 2 miliardi di visualizzazioni e più di 5 milioni di click per gli annunci. Il CPC medio sul finire dell’anno ha toccato il valore più basso, $ 3,72, calando di 5 centesimi dal precedente quadrimestre e di ben $1.21 rispetto al 2017.
Il CPM è schizzato di 82 centesimi dal quadrimestre prima, arrivando a $ 7,57, ma ha perso 46 centesimi dallo stesso periodo nell’anno precedente. Il CTR medio in quel periodo ha raggiunto lo 0,26%: + 36.7% dai mesi prima e + 0,08% anno dopo anno.
I dati complessivi dell’ultimo trimestre del 2018, soprattutto se confrontati con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, sono decisamente incoraggianti. Fatto salvo qualche aumento, comunque di piccola entità, i numeri continuano ad essere favorevoli rispetto agli annunci sponsorizzati. La prospettiva si fa ancora più positiva se consideriamo il bassissimo range di costi in questione. Questo report è la conferma che il web marketing non è una realtà appannaggio di grandi colossi, ma una strategia anche alla portata di piccole e medie imprese, soprattutto considerando quanto gli Italiani siano sempre più digitalizzati (e a tal proposito ti consigliamo di leggere il nostro articolo sul Digital Report 2019).
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