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TikTok app: il Guardian mette in guardia sulla censura



Pubblicato: 25-10-2019 Social Media

TikTok app: il fenomeno social del momento made in China. Il Guardian ha fatto un indagine e ha scoperto istanze di censura nelle linee guida di pubblicazione.

TikTok app: il Guardian mette in guardia sulla censura

Tic toc, o meglio tik tok: il regno di Zuckerberg ha i giorni contati grazie al fenomeno social del momento. Gli ultimi dati di Sensor Tower la incoronano app regina tra i download di settembre. Ma cosa si cela dietro tale Colpo di Stato? Nelle mani di chi è la proprietà di questa piattaforma con sede in Cina? Il Guardian sembra suggerire una risposta sicuramente da approfondire nel momento in cui scarichiamo TikTok app. 

La ricerca di Sensor Tower rivela che Tik Tok è stata l'app social più scaricata in tutto il mondo a settembre 2019, con circa 60 milioni di installazioni. Il paese in cui è stato registrato il numero più alto di download è stata l'India (44% del totale). Sostanzialmente l'applicazione permette di registrare video in playback sulle canzoni più in voga del momento; brevi video in cui si canta e si balla da pubblicare e condividere con la community universale (non esistono infatti amici, followers o altro tipo di relazioni tra utenti). 

tiktok app

Si tratta di un vero e proprio fenomeno mondiale che dunque merita di essere analizzato a tutto tondo, a partire dalla sua proprietà. Di chi è infatti quest'app? Nelle mani di chi vanno a finire i dati da essa raccolti? Esistono dei contenuti bannati? Il boom di Tik Tok è seguito alla fusione con Musical.ly, piattaforma di video sharing appartenente allo stesso colosso cinese Bytedance. E proprio la nazionalità dell'app suggerisce di riflettere e indagare sull'eventualità di un'interferenza del Governo Cinese nella sua gestione e nella politica di pubblicazione dei contenuti. 

TikTok app: le indagini del Guardian

Già in passato alcuni dubbi erano emersi, ma con la recente ondata di download queste domande sono tornate sulla cresta dell'onda. Il Guardian, accedendo alle linee guida di Tik Tok riguardo la moderazione della community, ha evidenziato come il team sia dettagliatamente istriuto a censurare tassativamente i video che abbiano a che fare con Piazza Tiananmen, con l'indipendenza del Tibet o con il gruppo religioso Falun Gong. I documenti, rivelati per la prima volta dalla rinomata testata, rivelano come ByteDance, l'azienda con sede a Beijing, sostiene la linea cinese forte in fatto di politica estera. La rivelazione suscita inoltre domande circa la possibilità e le modalità in cui TikTok possa censurare contenuti relativi alla protesta che si sta consumando in questo periodo ad Hong Kong.

Eppure, nonostante il clamore, gli utenti continuano a scaricare TikTok app. Questo anche perché ByteDance ha speso quasi 1 miliardo di dollari nella promozione della piattaforma nel 2018, come ha riportato il Wall Street Journal nel giugno scorso. La proprietà non è particolarmente incline a rilasciare dichiarazioni circa il numero di utenti, ma a luglio è stato comunicato che TikTok app ha raggiunto più di 500 milioni (sebbene siano numerosi gli abbandoni dopo il primo mese). Si tratta di una cifra ancor a un po' vaga, dal momento che un numero "globale" dovrebbe includere anche gli utenti di Douyin, la diversa versione della piattaforma attiva in Cina. Tuttavia, è stato specificato dal responsabile Blake Chandeleea, la gestione di TikTok è del tutto indipendente dal business cinese; e anzi TikTok USA è gestito direttamente negli Stati Uniti, TikTok Europa nel Vecchio Continente e così via. Per questo la cifra di 500 milioni riportata potrebbe effettivamente essere una cifra attendibile. Inoltre questa separazione delle due piattaforme suggerisce che il processo di pubblicazione su TikTok sia gestito indipendentemente, nonostante le letture più attente fino a questo momento lascino pensare ad una politica di censura contenutistica unitaria facente capo al governo cinese.

Marketers e TikTok app: i limiti del fenomeno social

Di nuovo, è chiaro che l'utilizzo di TikTokapp sia in continua crescita (e che i digital marketers non possono più fare a meno di considerare il social network all'interno della propria strategia). Ma d'altro canto i lati oscuri circa le principali componenti del business, come il numero totale di utenti o le linee guida per i contenuti, rendono difficile maneggiare con la giusta consapevolezza la piattaforma. Ad esempio, si potrebbe raggiungere un ampio pubblico in target ma si potrebbe incorrere nell'inaspettata censura di contenuti sorprendentemente non in linea con poco limpide regole di pubblicazione.

Dunque, se da una parte assistiamo ad un irrefrenabile fenomeno di massa che conta centinaia di download mensili, dall'altro siamo di fronte ad una creatura fatta di chiaroscuri che ci pongono di fronte all'inevitabile domanda: quale sarà il futuro di TikTok? Porterà cambiamenti in fatto di censura? Oppure la sua crescita sfocerà inevitabilmetne in un conflitto con il governo cinese?

Certamente il potenziale è sotto i nostri occhi, ma come si concretizzerà è difficile da predire. Per ora possiamo dire che tra le prime conseguenze, forse, c'è l'eliminazione dei like da Instagra me Facebook. Ma se volete scoprire il destino di questo social, vi basterà rimanere aggiornati con il nostro blog

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