Si avvicina il weekend, ma aspettate un minuto prima di far squillare le trombe: non vorrete aprire Instagram, scoprire che non esistono più le stories e rovinarvi la domenica!
Cominciamo da sua altezza reale Facebook. Per il re dei social networks sono stati giorni duri in cui il web ha gridato “il re è nudo” ma gli utenti hanno pensato “peccato che i vestiti erano i nostri”. Lo scorso 28 settembre Zuckerberg ha infatti annunciato una delle più grandi violazioni alla privacy di Facebook con 50 milioni di profili violati. Questo proprio all’indomani dell’entrata in vigore del GDPR. Gli hackers, non ancora identificati, avrebbero sfruttato tre bug a partire dalla funzione “visualizza come” per generare un token d’accesso identificabile con il proprietario del profilo. In questo modo i violatori sarebbero potuti risalire ai dati forniti dagli utenti su tutti i siti in cui hanno effettuato l’accesso con le credenziali facebook. Ma nella roccaforte di Zuckerberg si è già provveduto a rendere inutilizzabili quei 50 milioni di token, oltre ad altri 40 milioni sospetti. All’orizzonte incombe tuttavia una multa salatissima da parte dell’UE, in cui il numero utenti Facebook coinvolti è stato di 5 milioni. La prima mossa per difenderci? Cambiare spesso password!
Se invece la vostra tattica è una risoluta ritirata, il magnanimo Zuckerberg vi concede un periodo più lungo per meditare bene sulla vostra decisione. Fuor di metafora: gli utenti che decidono di "eliminarsi" da Facebook non hanno più 14 giorni per cambiare idea, ma ben 30 giorni durante i quali il profilo scomparirà dai radar degli amici. Ovviamente, se l'utente dovesse cambiare idea prima dell'ultimatum, "amici come prima".
Tanto per rimanere in famiglia, ecco le social news fresche fresche da Instagram. Orfana da pochi giorni dei suoi fondatori, anche questa piattaforma ha dato parecchi grattacapi al grande capo Zuckerberg. La mattinata di mercoledì è stata un “black Wednesday” per tutti gli utenti che nel traffico, sui mezzi o in fila alle poste speravano di ingannare il tempo (e la triste realtà) guardando foto o video di luoghi paradisiaci e colazioni invidiabili. Dalle 9 italiane in poi il messaggio universale è stato “impossibile aggiornare il feed”, destabilizzante come leggere “biglietti esauriti” per il concerto della tua vita. E chi ha fatto l’accesso da pc non è stato risparmiato dal criptico "5xx Server Error" che compariva su ogni pagina. Un’ora, un’Apocalisse che ha fatto salire ai vertici dei trend Twitter: #instagramdown.
Forse per farsi perdonare, da stamattina Instagram ha introdotto una nuova funzionalità: "Nametag". Come funziona? È molto semplice e assai simile agli snapcode di Snapchat. In pratica è possibile creare dei badge personalizzabili e diventare follower dei propri amici "scannerizzando" questi badge. Come fare? Basta andare sul proprio profilo, cliccare sull'icona a tre linee in alto a destra e selezionare "Nametag". Si può anche personalizzare il proprio badge con emoticons, selfie o sticks. Per diventare tuo fallower, al tuo amico basta inquadrare con la fotocamera di Instagram il tuo nametag e il gioco è fatto!
Se vi viene l’acquolina guardando foto di misé en place barocche o bucatini alla matriciana da #foodporn, proverete molto più gusto nel prenotare un tavolo direttamente da Instagram. La novità del giorno è infatti la partnership tra TheFork e il social network che metterà a disposizione dei ristoranti un pulsante, da aggiungere sulla propria pagina, per la prenotazione diretta. Una bella opportunità per la promozione digital del mondo della ristorazione, ma ci sentiamo di dire che si tratta di un passo avanti verso una già decisa strategia di accentrare sempre più sulla piattaforma ile azioni possibili degli utenti. Dei 50mila ristoranti presenti su Instagram sono già 8mila in Europa ad aver aderito all’iniziativa e la tendenza sembra promettere bene.
Per completare la magica tripletta, Instagram ha annunciato che presto saranno rese disponibili anche le notifiche sul web, in particolare sul browser Chrome; un cambiamento non rivoluzionario, ma che comunque renderà felici gli utenti da pc che finora non visualizzavano avvisi di commenti, likes, o nuovi followers. La messaggistica istantanea è ancora esclusa e il perché resta un mistero. Staremo a vedere.
Sempre in casa Zuckerberg, su Whatsapp approda PiP, acronimo di “Picture in Picture”. Si tratta in realtà di una mezza novità in quanto semplicemente viene estesa a tutti i sistemi operativi. La funzionalità, già presente su iOS, permetterà anche ad Android di guardare, durante la conversazione con gli utenti di Whatsapp, video condivisi nella chat da altre piattaforme (YouTube, Facebook). Il video viene riprodotto in una finestra ridotta, nella parte superiore o inferiore della chat. Ma l’innovazione non è di certo impeccabile. Ad esempio non si può scegliere di far avanzare la riproduzione del video a proprio piacimento e il player si interrompe ogni volta si esca dall’app o addirittura dalla chat. Insomma: è utilizzabile solamente quando la conversazione è attiva.
Questo il bollettino social della settimana. Nell’attesa di scoprire quali novità ci riservano le social news dei prossimi giorni, continuate a seguirci sul nostro blog. Felice weekend da Key Associati!
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