Il nostro blog continua il suo viaggio intergalattico alla scoperta della nascita di un sito web. Internet è come un magma primordiale in continua ebollizione e le funzionalità dei siti web sono in continua evoluzione (d’altronde, se gli organismi unicellulari non si fossero evoluti, noi non saremmo qui a discorrere di domini, di refresh o di quale hosting scegliere); ad esempio quello che cinque anni fa sembrava una novità gigantesca come Giove, cioè la struttura statica di un sito, oggi è stata declassata come Plutone a favore della struttura dinamica. Ecco perché è importante tenere sotto controllo tutte le vibrazioni e i corpi celesti che gravitano o galleggiano intorno a noi nell’universo web: dobbiamo evitare di scambiare un meteorite per una meteora per evitare di fare la fine dei brontosauri.
Ma torniamo a noi. Nella puntata precedente di questa passeggiata spaziale abbiamo scoperto che nell’Universo infinito c’è spazio anche per il nostro sito web, grazie agli hosting. Ora è però il momento di imparare a non andare alla deriva (sarà anche affascinante, ma Gravity ci ha insegnato che potrebbe essere pericoloso).
Il nostro angolo di universo è gentilmente offerto dai server di hosting, ma bisogna imparare a scegliere quello giusto per evitare di fare la fine dello Space Shuttle Columbia (o peggio ancora dell’Apollo 1 che non vide nemmeno la mesosfera).
Ovviamente un hosting a pagamento offre maggiori servizi e vantaggi di uno completamente gratuito (Hostinger o Netsons per citarne due); tuttavia, quest’ultimo può essere una buona alternativa per se vuoi cimentarti nella creazione di un sito web. Inoltre, il nome del dominio di un hosting a pagamento è di primo livello, mentre quello di un hosting gratuito è di secondo livello, cioè un sottodominio nella cui scrittura compare il nome dell’hosting.
Parliamo poi di spazio (fuor di metafora). Gli attuali standard del web promuovono siti le cui pagine si carichino con estrema velocità, sia da desktop che da mobile. Ecco perché è fondamentale che il tuo sito abbia a disposizione ampio spazio di archiviazione su SSD. Ovviamente i servizi a pagamento offrono una maggior garanzia anche in questo senso.
Tirando le somme, se con il tuo sito non ti basta sbirciare the dark side of the moon (giusto una passeggiatina nel circondario per intenderci) ma ambisci ad un week end su Proxima Centauri, allora dovresti rivolgerti ad un hosting a pagamento.
Nell’universo web c’è spazio per tutti, l’importante è non ritrovarsi in un buco nero. Come impedire che il tuo sito web – e quindi il tuo business – venga inghiottito dall’antimateria della penalizzazione Google? Rivolgendoti ad un team di astrofisici? Ovviamente no.
Se non vuoi vedere le stelle ma diventare una star del tuo settore, rivolgiti ad un’agenzia di comunicazione creativa che sappia fare di te il Neil Armstrong del web. Se invece vuoi continuare a scoprire passo passo come creare il tuo sito web, continua a seguire il blog di Key Associati!
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