"I bei vecchi tempi" di questi tempi possono suonarci anche come i mesi del 2019. In un altro momento avremmo detto che due anni non sono poi una grande cosa, ma in questa situazione pandemica ci sembrano passate ere geologiche. Il Covid-19 costituisce (e continuerà a rappresentare) uno spartiacque talmente evidente nella vita di tutti che il tempo trascorso tra oggi e i mesi precedenti l'emergenza sembra dilatato anni luce. Insomma, nonostante i problemi e le questioni che popolavano giornali e feed, il 2019 è stato un anno migliore rispetto al 2020 e al 2021 inevitabilmente. Questa prospettiva è stata ben recepita dal mondo della comunicazione, tanto che i prossimi tempi saranno caratterizzati da un marketing emozionale che potremmo definire "amarcord".
Piuttosto che "ma chi ce l'avesse mai detto" l'approccio che si sta diffondendo è "ma ti ricordi i bei tempi?". Questa diversa prospettiva, nostalgica sicuramente ma altrettanto pacificata, costituisce il trend da seguire per pianificare strategie di comunicazione e marketing efficaci. Infatti le emozioni positive legate ai bei tempi andati contribuiscono a migliorare lo stato d'animo attuale. Anzi: proprio un momento così buio richiede quanto mai di associare forti ricordi e sensazioni positive ad un brand. Se da parecchio tempo l'esperienza, lo storytelling e l'umanità delle marche si stanno affermando come elementi trainanti nella conversione dei clienti, la spinta sentimentale dei ricordi collettivi non può che consolidare il rapporto tra brand e consumatori. In tempi di incertezza e recessione economica le persone sentono il bisogno di evadere e distrarsi: quale luogo migliore dei tempi felici nella speranza di tornarci presto?
D'altronde non è la prima volta che la società dei consumi riscopre nella nostalgia verso il passato la giusta strategia per superare un momento difficile. Il marketing emozionale in questo senso fu utilizzato anche durante gli anni Venti e Trenta della grande depressione.
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Ma qual è la portata del nuovo modo di concepire il mondo all'insegna della nostalgia? vediamo cosa ci dicono i dati. Tutto cominciò con il confinamento. Non appena il lockdown è entrato a far parte della nostra quotidianità, le citazioni di parole chiave legate alla nostalgia o al ricordo del passato sono passate da 13 a 24 milioni di mention: addirittura un +88%.
Diciamoci la verità: nessuno a gennaio 2020 avrebbe detto che l'anno appena conclusosi era stato un anno fantastico. Ma è altrettanto evidente a tutti che peggio del 2020 non era di certo! Fatto sta che in questo momento di forte incertezza riusciamo a vedere solamente gli aspetti più belli dei bei vecchi tempi.
Riattivare un collegamento con i ricordi positivi del passato aiuta le persone a disconnettersi dai loro problemi attuali. Recuperare tale associazione legando quello stesso ricordo positivo al tuo brand farà in modo che il consumatore sviluppi empatia nei tuoi confronti. Infatti, dal momento che avrai fatto sentire bene il tuo pubblico, questo assocerà sempre il tuo brand ad una sensazione positiva.
Insomma: il marketing nostalgia non è canaglia.
La conseguenza del discorso fatto finora è che il 2021 vedrà come trend in crescita il marketing nostalgico. Le linee contenutistiche a questo proposito potrebbero essere diverse: storie che ruotano attorno ad elementi classici, oppure la proposta di restyling di prodotti appartenenti al passato e, perché no, la trasformazione di prodotti del momento in proposte “old school”. L'importante è alleggerire l'operazione amarcord sotto forma di gioco e divertimento. In altre parole: sì a "che bei tempi" no a "si stava meglio prima".
Ovviamente l'operazione nostalgia del marketing emotivo funziona una generazione alla volta: i cult, i simboli, i tormentoni e di un'epoca segnano solamente chi quegli anni li ha vissuti. Pertanto è necessario segmentizzare il target di 10 anni in 10 anni.
Quali erano i must dell'epoca? Quale la colonna sonora? Chi erano i protagonisti più amati? Qual era il tuo prodotto di punta? Non è detto che tu sappia rispondere al volo e seppure fosse non puoi essere certo che la risposta sia giusta finché non te ne accerti. Scava nel passato: cosa andava di moda negli anni '70, '80 o '90?
Sfoglia i tuoi cataloghi prodotti degli anni precedenti. Cosa potrebbe essere rilanciato ora? Non solo rievocherai la nostalgia del tuo pubblico, ma potresti aprire nuovi orizzonti anche alle generazioni più giovani del tuo target.
Molti infuencer hanno costruito la propria community ancorandosi su temi nostalgici. Ispirati a loro per idee sui contenuti promozionali, oppure contatta direttamente questi vintage influencer stringendo con loro una partnership per entrare in relazione con un pubblico tiepido.
Quali sono gli altri trend digitali 2021 da seguire? Ve lo raccontiamo sul nostro blog!
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